Replying to Conferenza stampa di Del Neri
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haim82Posted: 18/12/2010, 17:22
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Buongiorno mister. Domani la Juventus potrebbe ottenere la terza vittoria di fila, per la prima volta in questa stagione. Sarebbe un ulteriore segnale importante, visto che adesso la continuità di rendimento, a livello di imbattibilità, è ormai conclamata. Manca magari lo squillo delle vittorie consecutive e questa potrebbe essere l'occasione...

"Beh, esageriamo, perchè mi sembra che l'ultimo mese sia stato foriero di vittorie: quattro partite, tre vittorie e un pareggio....mi sembra che la traccia sia molto buona, al di là del recordo di tre partite vittoriose consecutive. Ci può anche stare, perchè la squadra sta bene. Basta che affronti il Chievo con la dovuta umiltà e col dovuto rispetto. Il Chievo è una squadra molto particolare, trova stimoli importanti; non si rimane in serie A per lungo tempo se non si hanno delle qualità. Troveremo un atteggiamento molto aggressivo da parte degli avversari e quindi servirà la migliore Juventus per fare quello che gli è stato chiesto: giocare per vincere sempre".

Aquilani e Marchisio come stanno? Chi recupera?

"La verifica la facciamo adesso, dopo la conferenza stampa. Marchisio difficile, Aquilani penso sia recuperabile. E quindi se la mancanza di Melo e Marchisio è sicura penso che Aquilani e Sissoko possa essere la coppia centrale per domani".

E se non dovesse farcela Aquilani?

"Mi ammazzo (ride, ndr)".

Se Aquilani non ci fosse e avesse dei problemi...

"Gioca sempre un giocatore di ruolo".

Ecco, quale sarebbe l'alternativa?

"Giandonato, Giandonato, Giandonato. E' lì per quello. Penso non veda l'ora".

Il 2010 è stato il miglior anno solare della tua vita calcistica?

"No, penso che è stato importante perchè ho raggiunto obiettivi importanti, che sono stati quelli di andare in Champions con la Samp e speriamo di finire bene contro Chievo, perchè non è ancora finito. Però direi che tutto sommato, a parte l'ultima partita di questo ultimo periodo dell'anno, è molto positivo. Mi ha dato la possibilità di confrontarmi con realtà importanti e combattere per obiettivi importanti. Ma direi che assaporare la B col Chievo e poi essere in testa alla classifica l'anno dopo in serie A è stato ugualmente gratificante dal punto di vista professionale".

Che effetto fa tornare da allenatore della Juventus proprio lì dove Delneri è diventato grande?

"Vuol dire che all'epoca hanno scelto bene. Questa è la realtà. La fiducia che mi venne data all'epoca da Campedelli e Sartori è stata fondamentale. Quindi siamo un po' cresciuti assieme, poi ognuno di noi ha preso la sua via, con varie peripezie nel mondo del calcio. Però è chiaro che è stata una scelta felice per tutti e due. Probabilmente era un abbinamento dovuto al mondo del calcio ed è riuscito lì al Chievo, e ne sono estremamente felice. Ma torno a ripetere, è l'effetto di amicizia, di rapporti consolidati e anche di un rapporto con la città veramente di pelle, come lo è quello di Bergamo, come lo è quello di Genova, città dove abbiamo instaurato un feeling importante".

Da gennaio potrai allenare la squadra durante l'intera settimana....

"A parte la Coppa Italia. E l'infrasettimanale. Gli ultimi venti giorni, dal 6 al 20, sono...".

Ma potrà essere quello il vero grosso vantaggio nei confronti delle altre pretendenti?

"No, non lo so se è un vantaggio nei confronti delle altre pretendenti; è un vantaggio per noi, che possiamo lavorare meglio e soprattutto lavorare sui particolari, che sono importanti nel nostro modo di vedere il calcio. E quindi in quel senso lì, dovremo avere dei miglioramenti. Adesso non so se le altre subiscano questo fatto, ma mi sembra che siano tutte attrezzate per fare le due competizioni o tre. Sicuramente noi otterremo dei miglioramenti nel nostro modo di vedere il calcio all'interno del campo".

Dove crede che possa ancora migliorare questa Juve a livello di reparto?

"Ho già risposto a questa domanda. Io penso che nel calcio non ci sia mai il margine nei miglioramenti, perchè comunque sia una partita non è mai uguale all'altra e quindi dà sempre modo di poter verificare gli errori che si fanno e migliorare gli errori, che ci sono sempre. Penso dunque che il miglioramento debba essere continuo, in tutti i reparti, perchè la squadra adesso, toccando ferro, sta rendendo molto bene in tutti i reparti. La difesa sta cominciando ad avere un buon filtro a metà campo, per cui soffre meno rispetto all'inizio. Spero che la squadra continui così, continui a migliorarsi negli errori che si fanno domenicalmente. Abbiamo una base errata: i migliorati devono essere generalizzati, mai individuati in un solo settore".

Cassano al Milan: la destinazione giusta per lui, oppure...

"Cassano al Milan....decisione cambiare probabilmente squadra, nel rapporto che ha avuto lui in questo momento con la società Samp. Penso che leggendo, non avendo notizie alla mano, direi che è quasi scontato che lui prenda un'altra strada e la Samp prenda una strada diversa. Se va al Milan, il Milan acquista un giocatore importante tecnicamente. Sopperirà sicuramente alla mancanza di Pato e Inzaghi, e finalmente giocherà in una squadra che punta allo scudetto, con annessi e connessi, nel senso che una grande squadra impone anche dei sacrifici: per esempio non giocare sempre, stare attento ad essere pronto sempre, in qualsiasi momento. Penso che in questo ultimo periodo lui abbia assimilato bene questo pensiero e lo possa portare sul campo. Gli auguro chiaramente grande fortuna per il suo futuro",

Quando sei partito con la Juve ti auguravi o ti pianificavi di essere a questo punto a dicembre? Quanto hanno inciso gli infortuni in questi cinque mesi?

"Questo non lo so. Abbiamo avuto grandi infortuni di natura traumatica e questo avvalora la bontà del lavoro fatto dal mio staff. Gli infortuni vengono valutati di diversa maniera: ci sono quelli traumatici e quelli muscolari. Quelli muscolari sono un fattore che....o crampi, o momenti, o alimentazione....Il problema muscolare non è solo un problema di campo, è diverso. Ho puntualizzato: infortunati tanti, ma traumatizzati molti. In questo senso mi sembra che abbiamo lavorato molto bene. So che siamo cresciuti in altri elementi. L'infortunio di Grygera ha dato modo a Sorensen di potersi proporre. L'infortunio di De Ceglie ha dato modo a Grosso di rientrare e di far vedere che poteva essere nel gioco. Altri infortuni hanno dimostrato che tutti quanti siamo disponibili per questo progetto importante. Per il resto mi aspettavo di fare bene come tutti gli allenatori. Nessun allenatore va in un posto pensando di fare male. E devo dire che in questo periodo le cose stanno andando per il verso giusto e siamo soddisfatti".

Dovesse scegliere l'Oscar bianconero di questi primi sei mesi, Delneri dove si collocherebbe?

"L'Oscar lo darei al Presidente, che in questo momento è quello che ha fatto lievitare la credibilità della Juventus. Poi il secondo a Beppe Marotta, che ha fatto veramente un'accoppiata di spessore, anche con altri collaboratori. Io mi metto come una parte di questo progetto, con i miei giocatori. Perchè se reputo il mio prodotto, lo reputo però tenendo conto anche della netta crescita di Melo, della disponibilità di Del Piero, della disponibilità dei giocatori, della crescita dei giovani. L'allenatore dà le sue indicazioni, sul modo di fare, sul modo di essere, deve avere un rapporto di estrema correttezza, di fiducia e di credibilità con i propri giocatori. Quindi quello che ho fatto lo devo sicuramente alle prestazioni, all'applicazione dei miei giocatori, al mio staff e a chi mi ha dato fiducia nel prendere questo impegno. Una parte normale. Non niente, chiaramente. Neanche tanto, ma il giusto prodotto per quello che poteva dare il mio impegno di esperienze e di passionalità in quello che ci metto nel lavoro".

Mister, è preoccupato per le condizioni del campo di Verona su cui ultimamente non si gioca tanto bene?

"Il campo di Verona è un campo particolare. E' stato sfruttato in maniera dirompente da qualche situazione alla quale non è abituato: vale a dire due squadre, poi partite di rugby; poi è stato rifatto magari in un momento in cui la temperatura ha fatto sì che il campo ne soffrisse molto di più. Non è facile gestire un campo, ma so che stanno cercando di rimetterlo a posto, stanno cercando di rizollare, so che è coperto e so che la società del Chievo ha fatto di tutto per metterlo a posto, questo è poco ma sicuro, come lo faceva quando c'ero io. Domani quindi troveremo un campo nelle migliori condizioni, nel modo in cui la società ha potuto metterlo a posto. Avrà fatto il massimo secondo il mio punto di vista".

Dalla partita di stasera si aspetta magari un risultato tale che faccia pensare che il Milan può avere dei problemi nel resto del campionato?

"Guardiamola sempre con l'occhietto, così, un occhio aperto e un occhio chiuso, nel senso che deve interessare, però deve interessare anche quello che fa domani la Juve, che non pensi di essere in vacanza, che pensi ad andare in campo per vincere. Poi può accadere di tutto sul campo, però è un bivio fondamentale, come lo è sempre. Però finire bene quest'anno dà energie alla ripresa. Quindi contiamo di finire bene per riprendere con maggior intensità e credibilità su quello che stiamo facendo"