In Polonia sotto zero

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haim82
view post Posted on 29/11/2010, 21:44




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TORINO - Marotta come Delneri: la "Juve no limits" è roba vecchia, qui si lotta per lo scudetto. "Ce la giocheremo fino alla fine - ha dichiarato il dg bianconero -, la classifica dimostra che la lotta è aperta. Abbiamo la consapevolezza che le altre squadre non stanno girando a mille". Addio prudenza, scaramanzia, profilo basso. Si parla chiaro, anche di mercato. Marotta ha infatti annunciato che "Buffon resterà e Aquilani verrà riscattato dal Liverpool", mettendo così a tacere le voci di un ritorno all'ovile Reds del "principino". Ma è ora che campionato e mercato si facciano da parte. Dietro l'angolo c'è l'Europa League. La classifica del gruppo A vede il Lech Poznan e il Machester City in testa a quota 7 punti, i bianconeri terzi a -3 e il Salisburgo ultimo con 2 punti. Per essere sicura di accedere ai sedicesimi di finale, la Signora dovrà vincere dopodomani in casa dei polacchi e il 16 dicembre all'Olimpico contro i Citizens.

MOTTA INDISPONIBILE - L'organico bianconero è falcidiato da infortuni e giocatori fuori lista Uefa. Tra i ventuno convocati per Poznan ci sono ben otto ragazzi della Primavera. L'assente dell'ultima ora è Marco Motta, bloccato dalla lombalgia che già lo aveva tormentato nei giorni scorsi. Senza specialisti (Grygera è ko, Sorensen non convocabile), Delneri pensa di schierare nel ruolo di terzino destro Pepe, già collaudato contro il Milan. In
alternativa c'è
il giovane difensore (centrale ma duttile) Camilleri, 18 anni e un bel futuro davanti. Ballottaggio tra i pali, con il recuperato Manninger che contende il posto a Storari, mentre a sinistra l'unica scelta è il francese
Traorè, all'esordio tra i titolari. A centrocampo largo al duo muscolare formato da Melo e Sissoko, con Krasic e Marchisio sugli esterni e la coppia Del Piero-Iaquinta in avanti. In panchina i baby attaccanti Libertazzi (18 anni) e Giannetti (19 anni), quest'ultimo battezzato in Europa League il 4 novembre all'Olimpico contro il Salisburgo.

VERSO POZNAN. Sarà di quasi 20° l'escursione termica dai 6° di oggi a Torino, dove splende il sole dopo la nevicata di ieri, ai -13° annunciati per mercoledì sera a Poznan. Le previsioni meteo fanno paura: temperature polari (il freddo percepito sarà addirittura intorno ai -20°), raffiche di vento a quasi 40 km/h, umidità intorno al 95%. Per affrontare l'emergenza freddo, e limitare il rischio di guai muscolari, la Juve si sottopone ad una preparazione specifica, più approfondita. E si affida a speciali pomate "antigelo", calzamaglie e altro abbigliamento tecnico da alta quota. Un guardaroba che potrebbe tornare utile nelle successive tre partite che i bianconeri giocheranno sotto i riflettori (e sotto zero o quasi) contro Catania, Lazio e Manchester City. A scaldare l'ambiente dello stadio Miejski, comunque, ci penseranno anche i tifosi polacchi che il 16 settembre all'Olimpico, in occasione del pirotecnico 3-3 con tripletta del carneade Rudnevs, hanno dato una bella dimostrazione di tifo appassionato e caloroso. Un avversario in più per la Juve, come se non bastassero il Lech e il gelo.

BOMBE CARTA, LA FIORENTINA CHIEDE GIUSTIZIA. La Fiorentina protesta e chiede giustizia per quanto è avvenuto nel settore dello stadio Olimpico riservato ai suoi sostenitori: "Sabato sera - ha dichiarato l'ad gigliato Sandro Mencucci - i tifosi viola sono stati fatti oggetto di una pioggia di petardi e bombe carta: tre di loro sono feriti, uno ha una lesione alla cornea. Si tratta di un fatto premeditato perché dal settore degli juventini prima del lancio c'erano cori tipici di quando si sta per calciare un rigore". Purtroppo l'ex Comunale non è nuovo a episodi del genere. L'anno scorso il lancio di bombe carta era diventato una triste consuetudine e aveva toccato l'apice in occasione di Juve-Parma: fitto ping pong di pericolosi petardi, partita interrotta per sei minuti e Del Piero sotto la curva a invitare i suoi supporter alla calma. "Sono cose inaccettabili - prosegue Mencucci -, ho avuto paura che potesse succedere una tragedia. Non ce l'ho con la Juventus, né con il ministero dell'Interno, ma mi sembra che la tessera del tifoso in questi casi non funzioni. E mi pare anche strano che l'arbitro, nonostante l'ambulanza a bordo campo per soccorrere un nostro tifoso, non abbia preso provvedimenti, ad esempio sospendendo la gara. Ai nostri sostenitori faccio i complimenti perché sono rimasti calmi, nonostante la grave provocazione. Ora mi aspetto sanzioni dure nei confronti dei responsabili di simili gesti. Solo così potremo sconfiggere la violenza".

LA JUVE SPORGE QUERELA CONTRO IGNOTI. La società bianconera interviene sulla vicenda dalle pagine virtuali del suo sito internet: "La Juventus Football Club comunica di aver dato mandato ai propri legali di procedere con querela contro ignoti per i fatti avvenuti in occasione della partita con la Fiorentina, disputatasi allo Stadio Olimpico lo scorso sabato 27 novembre. La società sottolinea che tale querela ha l'obiettivo di mettere in condizione le autorità di individuare sia i responsabili dello scoppio di petardi sia gli autori dei numerosi atti vandalici avvenuti nel settore ospiti. Juventus ribadisce come già avvenuto nella serata di sabato scorso, che i fatti non hanno causato fortunatamente il ferimento di nessun tifoso. Solamente in un caso si è reso necessario l'intervento del personale medico e infermieristico che ha soccorso un sostenitore presente nel settore ospiti. A tale intervento ha assistito anche il delegato alla sicurezza della Fiorentina. Il tifoso visitato, sentito il parere del personale medico, ha scelto di proseguire nella visione della partita, rientrando sugli spalti e non è stato ricoverato poiché illeso". Resta comunque l'immagine di una realtà ancora molto distante dal progetto di stadio all'inglese, per famigliole che la Juve inaugurerà a luglio. E non convince nemmeno la colonna sonora: gli ululati che hanno accompagnato le giocate del viola Babacar sono gli stessi che probabilmente faranno da sottofondo alla partita di Balotelli, atteso il 16 dicembre all'Olimpico con il suo Manchester City. Due anni fa gli insulti e i cori razzisti contro "Super Mario" costarono alla Juve una partita a porte chiuse.

"CONTATTO INTER-TREZEGUET". Segna sempre Trezeguet. Anche all'Hercules di Alicante, che ieri ha superato il Levante 3-1 grazie al settimo sigillo stagionale dell'attaccante ex Juve. La nostalgia si fa sentire: a ogni gol di David, i tifosi bianconeri sospirano. E c'è chi, alla luce dell'infortunio di Amauri, ipotizza un imminente rientro alla base Juve del bomber più prolifico della storia bianconera. Pura suggestione. Dopo aver sgravato il bilancio dal ricco ingaggio di Trezeguet, il club non ha nessuna intenzione di tornare sui suoi passi. Semmai, a sentire il procuratore del francese, si potrebbe fare sotto l'Inter: "Ultimamente si sta instaurando un bel rapporto con i nerazzurri - così Antonio Caliendo -, e non è escluso che se ne possa riparlare nei prossimi giorni. Bisogna però essere cauti perché in casa Inter è un momento delicato, quindi non si possono fare previsioni". Strano destino per i totem bianconeri che, lasciata la Juve, sono destinati a finire in orbita interista. La stessa sorte era infatti toccata due estati fa a Pavel Nedved, oggi felicemente membro del cda juventino.


(fonte larepubblica.it)
 
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